Il poeta sfida la mafia


di azael
6 marzo 2012

*Poesia nella quale il poeta si arma di tutto punto e vendica il bene di vivere

Il poeta
bada bene
aggettivante censore escavatrice umana di weltanschauung supposta
torre di controllo gnoseologica testimone e martire del grave in movimento
il poeta
bada bene
se tu insisti a trasformare le cose che lui,
in quanto poeta, e in piena libertà e coscienza,
scrive
se tu vai avanti a trasformare queste cose, che sono cose semplici, pure, piccolissime,
in arditi simboli e metafore complesse:

occhi uguale pensieri
bacio uguale amore
amore uguale non amore
tabacco uguale male di vivere
vino uguale male di vivere
droga nera uguale sempre male di vivere ma con risentimento verso una donna

lui, il poeta

si rompe il cazzo

come e più di te, quando ti usano violenza sulla testa

e questa cosa è pericolosa
una di quelle cose da considerare attentamente

e sai perché?

Perché il poeta
ha le conoscenze, e la tecnologia,
per costruire la bomba atomica

come e più dell’iràn.

Ah ah, già.

Ridi stocazzo.

Il poeta
se decide di distruggere il mondo
oh dedalo esegetico appercettivo scagliato da demiurgo cognitivo grosso
il poeta
se decide di sterminare l’umanità e gli animali e le piante
caccia la sua bomba atomica
inserisce la password che solo lui ha
schiaccia il bottone rosso
e
bum strabùm bam tabùm sfrà

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