L'ultima volta


di Azael
19 gennaio 2011

*Poesia nella quale il poeta sbaglia  a rimettere la sveglia e si sveglia tumefatto di doline carsiche

L’ultima volta che mi sono svegliato
tu non c’eri

ma io mi sono svegliato lo stesso

quindi ora sono in galera
mi stanno torturando con un filo elettrico
e un chiodo
e una fotografia in cui giocavo a pallone
e un bicchiere di sangue
mio
e sul mio petto ci hanno scritto delle oscenità
col pennarello rosso
un uomo alto e smunto si è seduto sopra le mie ginocchia tese
e saltella

stasera mi riporteranno a casa, credo
e potrò dormire nel mio letto
poi domattina avrò un sussulto
dieci minuti prima di svegliarmi
mi toccherò le ginocchia spaccate con la mano
mi toccherò la faccia per contare gli occhi e le bocche
mi toccherò il cuore sotto le palpebre nere
poi mi sveglierò
a quel punto

fai tu.

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