Favola d’amore triste per malati di mente


di Azael
27 aprile 2012

*Poesia nella quale il poeta si rivolge al suo pubblico prediletto dicendo cose terribili del cielo e dei cani in combutta

C’era una volta
una donna bella
così bella che il cielo teneva le nuvole per coprirsi
al cospetto
e c’era un innamorato
così innamorato che il cielo sempre nuvole e coprirsi
la donna bella incontrava l’innamorato ogni giorno
e sospirava
e l’innamorato la baciava
e la donna bella sospirava
e l’innamorato finiva di baciare
e sospirava pure lui.

Così anni,
baci, sospiri, cielo, coprirsi.

All’anno del chissà
l’innamorato arrivò prima
per sorprendere di sorpresa la donna bella
mazzo di fiori immane
e si appostò di sbieco
aspettò e uno e due e cinque momenti
la donna bella arrivò
la gonnellina tremava di donna
le gambe erano rivoluzioni industriali di meccanica lussuria bianca

l’innamorato la vide
madonna che fica la donna bella
che maledetta topa, pensò
con l’amore a fiori della domenica mattina
ma la donna bella proseguì
proseguì oltre
e sospirò
sospirò e una e due e cinquenovesette volte
e poi baciò l’uomo maledetto
chi era l’uomo maledetto
chi era?
Non lo so, non è importante, continuate a guardare la bella.

La donna bella sospirava e l’uomo maledetto la baciava
e il cielo se ne sbatteva allegramente le sue  palle di cielo, bianche e tronfie di pioggia
e pioveva pure
e l’innamorato guardava e pioveva pure lui
ma contro ogni sua previsione
sospirava
cioé, non è che sospirasse
ma gli si gonfiava il petto
la donna bella sospirava,  al lui gli si gonfiava il petto, l’uomo maledetto la baciava
la donna bella sospirava,  al lui gli si gonfiava il petto, l’uomo maledetto la baciava
la donna bella sospirava,  al lui gli si gonfiava il petto, l’uomo maledetto la baciava

un meccanismo perfetto
sospirà, gonfià, bacià
allora l’innamorato quando era il suo turno
trattenne il fiato e l’aria se la nascose dentro le guance a palla da rugby che aveva
così l’uomo maledetto la baciò
ma al posto del bacio venne fuori un vento
e la donna bella volò
e il vento si placò
e l’innamoratò morì
e il cielo cadde
e l’uomo maledetto niente
e la donna bella si rialzò
e l’innamorato se lo mangiarono i cani
e l’uomo maledetto la baciò
pensando fosse stato il cielo rasoterra di quella mattina fiorita a far cadere la bella
il cielo rasoterra e quelle palle di cielo
e i cani felici
e un disastro di innamorati
smembrati
tutti sparsi per terra.

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Category: Amara società, Amore e robe umide | RSS 2.0
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