La vecchia vien dal prà


di Azael
7 ottobre 2009

*Poesia nella quale il poeta prende le parti di una vecchia di merda e ne capisce sentimentalmente le ragioni. Sta stronza.

C’era una signora col bastone
questa signora girava col bastone di legno
e picchiava i micetti nudi.
La gente le diceva ma perché picchi i micetti brutta troia maledetta
e lei diceva solo “la vecchia vien dal prà”.

Poi la polizia, su segnalazione della gente
prese la signora e la portò nelle carceri umide
e la vecchia, senza dire niente, stava sulla panca nelle carceri
e picchiava col bastone contro il muro.
Le guardie le dicevano ma perché picchi a terra e sbricioli il cartongesso brutta mignotta schifosa vecchia?
Lei rispondeva solo “la vecchia vien dal prà”.

Un giorno di sole la vecchia esplose
esplose che era ancora dentro le carceri
e la guardia che si era portata sul posto
vide pezzi di vecchia puttana maledetta vaffanculo
ovunque, sui muri.

E i rimasugli della signora, sul muro scrostato,
formarono sorprendentemente una scritta
che diceva, soltanto, “la vecchia torna al prà”
con i buchetti delle lettere colorati di un vermiglio d’amore scuro.

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Category: Amara società, Amore e robe umide | RSS 2.0
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